19 febbraio 2017

“Voi dunque siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”

Nel brano odierno del discorso della montagna Gesù tocca il vertice, perché apertamente ci indica la meta, lo scopo di tutta la nostra vita di cristiani: tendere alla perfezione cioè alla santità del Padre nostro celeste.
Anzitutto la via indicata da Gesù a chi subisce un’offesa, esclude la “contrapposizione” basata sulla vendetta, per uscire dalla spirale della ritorsione. Solo questo può porre le premesse al recupero dell’avversario.
Subito dopo afferma che è necessario estendere l’amore del prossimo anche ai nemici. E qui non potrebbe esistere altra ragione più esauriente del fatto di poter essere così “figli del Padre celeste”, che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi.
Riconoscere Dio come nostro padre, ci fa considerare ogni uomo come fratello, fosse anche Caino. Egli resta sempre nostro fratello…
Dobbiamo perciò concludere che per tutto ciò è necessaria la Fede. Una Fede nella paternità di Dio, da cui nasce la fraternità universale. La vera Fede non è staccata dall’Amore. Questo Amore è lo Spirito stesso di Dio.

Buona Domenica!

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