24 febbraio 2019

The Sermon on the Mount Carl Bloch, 1890

“Amate i vostri nemici”

Dopo aver proclamato:”Beati i poveri”, perché ad essi appartiene sin d’ora il Regno dei Cieli, Gesù ci presenta oggi ciò che rappresenta il cuore del Cristianesimo, la CARITA’, l’AMORE fino al suo vertice: “Amate i vostri nemici” ! Ma dove nasce questa capacità, quasi assurda per l’uomo comune? E’ nella risurrezione di Cristo e nella nostra risurrezione la radice di questa nostra trasformazione possibile, di questa novità assoluta: il passaggio cioè “da un corpo animale ad un corpo spirituale” come afferma S. Paolo (1 Cor. 15). 

“Il primo uomo Adamo divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo (Cristo) divenne spirito datore di vita”.  Diciamo dunque che questo è un dono di Grazie, per chi aderendo pienamente a Cristo, diviene partecipe della sua stessa vita e della sua capacità di amare.

Ma questo anelito si affacciava già nell’Antico Testamento, come vediamo in Davide cercato a morte dal Re Saul (1 Sam. 26). Avendo avuto la immediata possibilità di vendicarsi, né lui osa né permette all’amico Abisai di uccidere “il consacrato di Dio”. Intravede cioè in lui la presenza di Dio.

Quanto abbiamo detto è ampiamente confermato nel brano evangelico (LC 6,27 – 38), specialmente quando per bocca di Gesù siamo ripetutamente invitati ad amare i nostri nemici, perché “… il vostro premio è grande e sarete FIGLI dell’ALTISSIMO”. Se ci comportiamo dunque da figli di quel Padre, infinitamente buono e misericordioso verso tutti, che “fa piovere  sui buoni e sui cattivi”, e che volentieri da il suo perdono a chi glielo chiede, da ciò stesso attingiamo anche l’identità di fratelli con tutti gli uomini e ci fa capaci di amare i nostri nemici.

Qui nasce anche la CHIESA di Cristo, che  quest’anno andiamo guardando “tra realtà e sogno”.

Foglio di collegamento

Articolo precedente

17 febbraio 2019
Foglio di collegamento

Articolo successivo

PROGRAMMA QUARESIMA 2019